Da questo colle adorno,
Dove tacendo e sospirando io seggo,
Su per risola bella intorno intorno
Movo cupido il guardo;
Tentando in me d' iraaginar che sia
Questo il giardino dell'Italia mia.
lllusion soave!
Ma le note sembianze io qui non veggo.
Qui non veggo le schiere
Degl' infiammati giovani che a morte
Corron per la dolente itala terra;
Non veggo le bandiere
Coi tre santi colori;
Qui gli usati non odo inni di guerra,
Non odo il suon dell' armi...
Oh illusion crudele!
E pur così d' Italia mia ridenti
Son le campagne, e lieti
Così i poggi d'ulivi e di vigneti.
Così vaghi in Italia aprons' i fiori ,
Così l'acque del mar chiare e lucenti,
E così nascer suole,
Consolator di sua gran luce, il sole!
Oh dimmi, o caro sol, che tutto vedi,
Dimmi: quanto in Italia ora si piange?.
Noi raminghi, esulanti
Per queste amiche sedi,
Solo un pensier conforta;
Non si dirà più mai — V Italia è morta!
{Cor fu, agosto 1849.)
Luigi Mercantini
1. Luigi Mercantini O marchigiano, nato in Ripatransone
il 20 settembre 1821, crebbe e si educò a Fossombrone,
dove i suoi genitori s'erano trasferiti quando egli aveva ap-
pena tre anni. Ivi fece gii studi nel Seminario , e quindi
ebbe in essi buon indirizzo, specialmente per la Divina Com-
media, dal valente letterato Francesco Maria Torricelli. Vestito
ancor fanciulletto da abate, seguitò a portare 1' abito eccle-
siastico fin oltre a veni' anni per ossequio alla volontà dei
genitori, che avrebbero voluto avviarlo al sacerdozio. Ma ben
altri sentimenti aveva accolti nell' animo fin dal tempo della
rivoluzione romagnuola e marchigiana contro il dominio tem-
porale dei papi; come egli medesimo attesta nella poesia La
bandiera tricolore nel 1831, la quale ora per la prima volta
si stampa in questo volume.
Continua

Comments
Post a Comment