Da I Canti Pagina 293
Oltre l'acque, oltre i gioghi onde ti cingi,
mio bel paese, or di', qual gente alberga
che te corsa non abbia? e da che tempo
senza riposo mai torna e ritorna
questa tresca di barbari! pur volta
non è bastarda ancor la tua famiglia;
ché mentre oltre ogni altra terra de le antiche
sue stirpi si diserta e muta nome,
sempre Italia tu sei! sempre il sorriso
che dalle tue marine e da' tuoi clivi
e dal tuo ciel ti piove, il volto abbella
de le vaghe tue donne, e disfavilla
da tele e marmi, e nel tuo melodioso
risuona de le nostre arpe tintinno. (5-10)
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