Il presente contributo indaga la dottrina di Ripa in riferimento alla notitia intuitiva.
A differenza di altre filosofie, quella ripiana presenta una formulazione della dottrina che risente pesantemente della struttura della sua metafisica. Un’indagine preliminare sulle strutture della
metafisica ripiana apre quindi il presente saggio, all’interno del quale si analizzeranno le modalità del darsi della notitia intuitiva attraverso il confronto iniziale con le dottrine di Gregorio da Rimini prima, e Francesco d’Appignano(?) poi.
Guadagnata la liceità delle notitie intuitive di tutti gli oggetti creabili, Ripa si concentra sulla notitia intuitiva dell’essenza divina, che può essere garantita proprio dall’analogia che questi intrattengono con le originarie perfezioni divine da cui derivano causalmente.
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